beccogiallo dossier tav
Tutto ciò che non dovete sapere sull’alta velocità, in un’inchiesta di citizen journalism illustrato “DOSSIER TAV” sulla costruzione della linea ferroviaria per i treni ad Alta Velocità Torino-Lione
Tutto ciò che non dovete sapere sull’alta velocità, in un’inchiesta di citizen journalism illustrato “DOSSIER TAV” sulla costruzione della linea ferroviaria per i treni ad Alta Velocità Torino-Lione
Dicembre è arrivato, sembrava così lontano nelle nostre teste di presidianti alle prime armi con una fetta di anguria in mano ad aspettare lo spettro del sig.Cociv di cui avevamo sentito solo parlare e che, nel dubbio, ci portava a rincorrere insospettiti ogni malcapitato che si aggirasse in zona con una cartellina.
La mia sveglia personale (che suona sempre in stra-ritardo rispetto alle altre), mi ha portato a fine luglio a partire a piedi da casa mia a Pontedecimo, giungere in piazza, tirare su per il “Perdono” (recuperare un’amica), proseguire verso Campomorone, arrivare in Via Martiri e trovarmi in mezzo a una folla di gente che discuteva di Terzo Valico. Buongiorno coscienza, si parte!
Una giornata che ognuno ricorderà a suo modo, che evocherà in ciascuno di noi sentimenti diversi sicuramente, ma che indubbiamente non potrà che lasciare il segno.
Due ore e mezzo di macchina e in un attimo siamo a Venaus.
Incredibile come sia palpabile la differente aria che si respira, il presidio appare stanco, stremato dagli anni di lotta, dalla repressione, ma comunque c’è e c’è la sua gente: ci sono le donne in cucina che “spignattano”, ci sono gli uomini che accolgono, che si occupano della polenta..saremo tanti oggi, è l’8 dicembre.
Scritte “NO TAV” spuntano in luoghi impossibili, i valsusini non devono avere molti problemi di eterogeneità e sensibilità diverse nel movimento: all’ingresso del presidio c’è l’icona della Signora delle Cime che ci accoglie con la scritta “Proteggici”. Prima barricata.
Martedì 4 dicembre arriva a Trasta una trivella della Geotec portata li per effettuare i carotaggi funzionali ai lavori di viabilità del primo lotto di costruzione del TAV-TERZO VALICO.
La trivella è arrivata di notte trasportata dai mezzi della ditta TASSISTRO GIAN BRUNO SAS (Via Cavanna 1 Mignanego (GE) Tel +39 0107792241), scortata da polizia in antisommossa, carabinieri e Digos e più volte spostata e nascosta nelle vicinanze nel giorno seguente.
La sera del suo arrivo si sono inizialmente radunati sul posto una quindicina di NoTav che hanno provato, con i propri corpi, a contrastarne il passaggio, ma sono stati quasi subito spostati a spintoni dalla polizia.
Nelle ore successive, sono accorse altre decine di NoTav che hanno deciso di darsi un appuntamento in loco per oggi Giovedì 6 dicembre.
Verso le ore 15.00 del pomeriggio si decide così di andare a cercare la trivella, che viene intravista aldilà di un cunicolo che passa sotto la linea ferroviaria esistente, in piena attività, con due operai al lavoro e la Digos a sorvegliarla a distanza.
I NoTav aggirano la polizia trovando un passaggio nella zona del bosco retrostante e raggiungono la trivella attraverso un sentiero: alcuni ci salgono sopra arrampicandosi in cima al braccio di trivellazione e imponendo di fatto il blocco dei lavori.
L’immediato passaparola fa sopraggiungere altri NoTav e il blocco si infoltisce.
Dopo una buona dose di ragioni contro l’alta velocità gli operai abbandonano la trivella e, vista l’impossibilità di lavorare, se ne vanno protetti dalla polizia.
Durante il blocco le carote di terra estratte in mattinata, ed essenziali alle indagine geotecniche, sono tornate a far parte della terra e del bosco cui appartengono da sempre.
Le prime macchine di devastazione ad alta velocità hanno ricevuto la giusta e legittima accoglienza da chi non vuole che la propria terra, e i suoi luoghi di vita, vengano (ulteriormente) inquinati e saccheggiati. Il blocco della trivella si complementa così con le giornate di resistenza agli espropri di Fraconalto di ieri e l’altro ieri.
Un blocco efficace, incisivo, un’azione semplice, diretta, spontanea, ma soprattutto di cuore.
Stasera sulla trivella bloccata a Trasta, sventola la bandiera NoTav.
Mentre in Valsusa il Vescovo si rifiutava di celebrar messa al cantiere dei tentati omicidi e della devastazione in Clarea, il nostro piccolo uomo di Borzoli, succube ai dettami del PD e della Curia genovese, benediceva una bell’assemblea di mafiosi e devastatori capeggiati da COCIV e accompagnati dalla sempre sorridente assessore Raffaella Paita.
VENERDI’ 07 DICEMBRE ORE 21:00
Presso la sala del palazzo municipale Via Guido Poli 12, Genova- Pontedecimo
ASSEMBLEA POPOLARE sul TERZO VALICO
C’è chi dice che grazie ai lavori del Terzo Valico ci sarà una caduta positiva sull’occupazione locale, quando invece è dimostrato che la stragrande maggioranza degli operai verranno da fuori e alloggeranno nei Campi Base previsti dal progetto. Prosegui la lettura…