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Archivio per Gennaio 2013

Insorgenze nella notte di San Silvestro e oltre… A saià düa!

1 Gennaio 2013 Commenti chiusi

La notte di San Silvestro di un anno fa, quattro mani ignote, si fa per dire, decisero di salutare il nuovo anno con lo striscione nella foto che vedete accanto, dal cavalcavia ferroviario sulla linea Genova-Busalla, poco dopo la stazione ferroviaria di Pontedecimo.

 

In paese quel gesto fu accolto con la solita ilarità, domandadosi come non si possa aver niente di meglio da fare la notte di capodanno che andare ad attaccare uno striscione contro l’alta velocità ed il terzo valico: per lo meno quella notte non fummo invitati ad “andare a lavorare” come avvenne durante una “posa” analoga qualche anno prima, neppure fosse facile, trovare un lavoro ovviamente…

Comunque i nostri non avevano idea che quel gesto sarebbe stato premonitore: un lenzuolo vecchio, sporco e sgualcito, scritto anni prima, ma che testimoniava la conoscenza e la caparbietà con cui i soliti noti avevano portato avanti la propria opera di testimonianza ma non solo.

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Odio il capodanno

1 Gennaio 2013 Commenti chiusi

Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.

Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.

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Lettera aperta e appassionata di un presunto teppista/guastafeste

1 Gennaio 2013 Commenti chiusi

Sabato 29 dicembre 2012, Genova

 

Oggi anche il Centro Storico risplende.

Uscire fuori dal portone e immergersi fra gli aromi dei caruggi è un incanto. Da oggi chri matti sofi ed io siamo di nuovo liberi di uscir di casa! Dopo sedici giorni di custodia cautelare ai domiciliari, ordinati dalla Procura di Genova per una vivace resistenza allo sgombero dell’occupazione in via dei Giustiniani19, possiamo di nuovo abbracciarci. Buffa sorte, essere prima cacciati da una casa condivisa, e poi condividere l’isolamento in case separate. Il pubblico ministero Vincenzo Scolastico, ex procuratore “anti-mafia” ora pagato unicamente per reprimere questi “anarco-blackblok-autonomi-insurrezionalisti”, risponde al motto “senza casa non ci sto” obbligandoci a stare sempre a casa!

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