di Marco Ponti 09.10.2012 tratto da lavoce.info
Il settore trasporti fornisce una casistica esemplare dell’assoluta mancanza di responsabilità nell’uso delle risorse pubbliche, apparentemente impermeabile alla crisi delle finanze di enti locali e nazionali. A Pisa, una metropolitana leggera automatica in sopraelevata collegherà la stazione ferroviaria all’aeroporto: meno di un chilometro in linea d’area. A Susa, la nuova stazione per l’alta velocità è progettata da un’archistar giapponese, peccato che probabilmente resterà vuota. Il più oneroso, ma meno documentabile è il “terzo valico” tra Milano e Genova.
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Categorie:MASSMEDIA, NEWS, STUDIO Tag: alta velocità, centro storico, ferrovie, fs, isoverde, no grandi opere, nodo ferroviario, notav, noterzovalico, stato, tagli, valpolcevera, valverde, villa sanguineti
di Davide Ghiglione
Com’era prevedibile la proposta di moratoria dei lavori del terzo valico, che ho presentato nella seduta del consiglio di Campomorone che si è tenuta ieri pomeriggio, è stata bocciata con i voti negativi del gruppo Solidarietà e Progresso (PD +SEL), mentre invece hanno votato a favore i consiglieri della lista Vivere Campomorone (centrodestra).
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Sono iniziati i lavori nel Comune di Genova per costruire il campo base di Trasta nella bassa Valpolcevera.
Si tratta del C.B.L. 3 (definizione da progetto) ed è uno dei 10 campi base complessivi che Cociv dovrebbe costruire per alloggiare gli operai che saranno impiegati nei cantieri per la costruzione del Tav – Terzo Valico.
I campi base sono immaginati come veri e propri villaggi indipendenti dal tessuto socio economico locale e nel campo base di Trasta (14.372 metri quadrati di estensione) che sorge nell’area dismessa del parco ferroviario di Teglia con l’accesso da via Ugo Polonio sulla sponda destra del torrente Polcevera, è prevista la costruzione di un dormitorio a due piani per 320 operai, parcheggi, guardiania, infermeria, magazzini, ecc, ecc…
Trattasi quindi dell’inizio dei lavori del Tav – Terzo Valico, considerato che la costruzione di tale campo base è propedeutica all’inizio dei cantieri operativo e di servizio di Fegino.
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Categorie:INIZIATIVE, NEWS, PROGETTI Tag: alta velocità, comitati, iniziative, no grandi opere, notav, noterzovalico, trasta, valpolcevera, valverde, villa sanguineti
Per raggiungere Serravalle dalla Liguria:
Da Genova centro storico treno – Genova Piazza Principe 12.28
Dalla Valpolcevera treno
Genova Sampierdarena 11.37 – Rivarolo 11.42 – Genova Bolzaneto 11.46 – Genova Pontedecimo 11:50
Dalla Valverde pullman
Prenotarsi all’email valverdenotav@libero.it costo 10 Euro (partenza da Isoverde ore 12.50 e da Campomorone ore 13.00)
Da Borgo Fornari e Ronco carovana di macchine – A chi serve un passaggio contattare l’email notavterzovalico.borgofornari@gmail.com
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di Marco Ponti – da Il Fatto Quotidiano, 2 Settembre 2012
La retorica che va per la maggiore attualmente in Italia e in Europa, è che per uscire dalla crisi lo Stato deve investire, soprattutto in grandi infrastrutture, e in particolare in quelle di trasporto (vedi linea Torino-Lione, ma di opere simili ce ne sono sul tavolo una quantità, ognuna con i propri sponsor politici e industriali).
Ora il prof. Prud’homme dell’Università di Lione ha fatto un’analisi del tutto indiziaria, su un numero limitato di paesi europei (8) e per un numero limitato di anni (5, dal 2000 al 2004 compresi). Sono anni abbastanza lontani da consentirci di vedere oggi gli impatti di quella politica, ma non così lontani da collocarsi in un contesto economico troppo remoto. Ha rapportato le spesa in investimenti in infrastrutture di trasporto (strade e ferrovie) con il Pil medio di quei 5 anni considerati. Cioè ha analizzato quanta parte della loro ricchezza hanno dedicato proprio ai grandi investimenti. La limitatezza dei dati e del campione non consente ovviamente altro che di avanzare dei dubbi, cioè di rendere assai meno solido il luogo comune che recita “più grandi investimenti in trasporti = più crescita economica”.
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di Antonello Brunetti
Su Le Monde Diplomatique è apparso un bell’articolo di Alain Devalpo, dal titolo “L’arte delle grandi opere inutili”. Viene presentato ironicamente come il risultato di un seminario sul tema di come giustificare l’Inutilità. Mi pare interessante e, con alcuni tagli e modifiche per adattarlo alla nostra situazione, ve lo ripropongo.
Cari costruttori delle cattedrali del terzo millennio,
voi siete dei benemeriti nel perseguire con determinazione un progetto geniale e nobile. Purtroppo il popolino non sempre comprende il senso dei vostri sogni e, blasfemo, afferma “La vostra opera non serve a niente, anzi…”.
Come far realizzare , in queste condizioni, le vostre sacrosante ambizioni?
Ascoltatemi!
Prendiamo come esempio i trasporti. Nulla di più confortante per il costruttore osservare una campagna, con tanti paesi in lontananza non offuscati da verdastre barriere arboree, attraversata come un lampo da treni appollaiati su imponenti massicciate.
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A leggere i giornali sembrano tutti intenzionati a far sul “serio”.
Dietro un articolo dove si polemizza sul fatto che non si parta a tambur battente, la notizia sta nella loro aspirazione a cominciare a portar
ruspe a Trasta per la nascita di uno dei campi base L’indagato Lupi dice “la prossima settimana” ovvero le giornate previste
per la consegna da parte di RFI a COCIV dei terreni nella bassa Valpolcevera.
Si parla anche di lavori sul lato piemontese, ma per ora concentriamoci sul genovesato.
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