…era il 16 marzo 2009… Da terrelibere.org
“Aver drenato e disperso dall`inizio dei lavori la somma complessiva di non meno di 44.933 milioni di metri cubi di acqua nel territorio della Comunità Montana del Mugello`: questo uno dei primi capi di imputazione a carico. Ma c`è di peggio.
Dopo la scomparsa di decine di pozzi e sorgenti, e la morte fisica e biologica di preziosi torrenti appenninici, in alcune aree si ipotizza che si stiano intaccando riserve profonde, acque “di lunga circolazione`. Secondo “L`espresso` del 4 marzo, l´inchiesta sui danni causati dai cantieri Tav era divisa in due filoni principali: quello della contaminazione dei terreni e delle acque per effetto dello smaltimento delle terre e dei fanghi delle lavorazioni in galleria, e quello del drammatico prosciugamento delle sorgenti e dei fiumi del Mugello, una delle regioni più ricche di acqua d´Italia. Secondo le accuse, a causa dei lavori in galleria e della intercettazione «selvaggia» delle acque di falda, si sono seccati 57 km di fiumi, la portata di altri 24 km di corsi d´acqua si è drasticamente ridotta, sono state prosciugate 37 sorgenti e 5 acquedotti.
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Una giornata straordinaria quella di oggi per gli studenti italiani che in centinaia di migliaia si sono ripresi le strade e le piazze delle città per protestare contro il Governo che sta demolendo pezzo dopo pezzo la scuola pubblica di questo paese.
Non casualmente nella manifestazione genovese con migliaia di studenti e in quella alessandrina con centinaia sventolavano le bandiere No Tav.
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di Ivan Cicconi 12 ottobre 2012
Perché una manifestazione nazionale contro una grande impresa? Me lo sono chiesto, perché è una cosa insolita ed è la prima volta che questo accade nel nostro Paese, fuori dal normale confronto contrattuale fra la proprietà ed i dipendenti di una azienda.
Il perché evidenziato nel manifesto di convocazione della manifestazione di domani, 13 ottobre, a Ravenna è stato sintetizzato con la firma degli organizzatori: “Individui e realtà in lotta contro nocività e devastazione dei territori” e con la dichiarazione di una volontà e di un impegno: “Lottiamo per la terra e la libertà“.
Nel mondo delle imprese, ed in quello dei vassalli della finanza e della politica, non sono in pochi a produrre inquinamento e devastazione del territorio.
Perché allora manifestare proprio contro una grande impresa come la CMC?
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di Marco Ponti 09.10.2012 tratto da lavoce.info
Il settore trasporti fornisce una casistica esemplare dell’assoluta mancanza di responsabilità nell’uso delle risorse pubbliche, apparentemente impermeabile alla crisi delle finanze di enti locali e nazionali. A Pisa, una metropolitana leggera automatica in sopraelevata collegherà la stazione ferroviaria all’aeroporto: meno di un chilometro in linea d’area. A Susa, la nuova stazione per l’alta velocità è progettata da un’archistar giapponese, peccato che probabilmente resterà vuota. Il più oneroso, ma meno documentabile è il “terzo valico” tra Milano e Genova.
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Categorie:MASSMEDIA, NEWS, STUDIO Tag: alta velocità, centro storico, ferrovie, fs, isoverde, no grandi opere, nodo ferroviario, notav, noterzovalico, stato, tagli, valpolcevera, valverde, villa sanguineti
di Davide Ghiglione
Com’era prevedibile la proposta di moratoria dei lavori del terzo valico, che ho presentato nella seduta del consiglio di Campomorone che si è tenuta ieri pomeriggio, è stata bocciata con i voti negativi del gruppo Solidarietà e Progresso (PD +SEL), mentre invece hanno votato a favore i consiglieri della lista Vivere Campomorone (centrodestra).
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Questo pomeriggio si è tenuto un presidio davanti all’oramai ex-parco ferroviario di Genova-Trasta che si avvia a diventare il Campo Base C.B.L. 3 “Trasta”.
Ancora una volta il movimento no tav terzo valico è sceso per le strade della Valpolcevera, dopo i presidi che lo scorso luglio hanno impedito le notifiche di esproprio funzionali alla viabilità di cantiere, dimostrando la propria capacità di connettersi con i territori, le popolazioni interessate all’opera e non solo.
Questa sera abbiamo simbolicamente accerchiato il cantiere e come tante lucciole abbiamo segnalando l’ennesima presa in giro per la cittadinanza ossia la realizzazione di un cantiere dove una volta c’era un parco ferroviario di rimessaggio per locomotori e carrozze.
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Categorie:INIZIATIVE, NEWS Tag: centro storico, comitati, iniziative, isoverde, no grandi opere, notav, noterzovalico, trasta, valpolcevera, valverde, villa sanguineti
Sono iniziati i lavori nel Comune di Genova per costruire il campo base di Trasta nella bassa Valpolcevera.
Si tratta del C.B.L. 3 (definizione da progetto) ed è uno dei 10 campi base complessivi che Cociv dovrebbe costruire per alloggiare gli operai che saranno impiegati nei cantieri per la costruzione del Tav – Terzo Valico.
I campi base sono immaginati come veri e propri villaggi indipendenti dal tessuto socio economico locale e nel campo base di Trasta (14.372 metri quadrati di estensione) che sorge nell’area dismessa del parco ferroviario di Teglia con l’accesso da via Ugo Polonio sulla sponda destra del torrente Polcevera, è prevista la costruzione di un dormitorio a due piani per 320 operai, parcheggi, guardiania, infermeria, magazzini, ecc, ecc…
Trattasi quindi dell’inizio dei lavori del Tav – Terzo Valico, considerato che la costruzione di tale campo base è propedeutica all’inizio dei cantieri operativo e di servizio di Fegino.
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