Lo scorso fine settimana per le vie di Genova-Pontedecimo si è svolto il tradizionale Expo della Valpolcevera, manifestazione di eventi ludici, culturali e commerciali, che ha come sfondo le antiche tradizioni agricole della valle.
Il culmine della manifestazione era previsto per ieri pomeriggio con il corteo storico, a conclusione del Palio della Tavola Bronzea, una lamina di bronzo sulla quale è incisa un’iscrizione in lingua latina che riporta una sentenza emessa dal Senato romano nel 117 a.C. su una questione di confini che divideva i Genuates, gli abitanti di Genova, e i Viturii Langenses, che abitavano nell’alta Val Polcevera.
A funestare questo misto di tradizioni, folklore, ed un po’ di retorica, un nutrito numero di persone che si sono accodate al corteo con bandiere no tav, ed hanno distribuito un volantino in cui denunciavano l’inutilità e la pericolosità del progetto ad alta velocità Genova-Milano, il terzo valico dei Giovi, per l’abitato di Genova-Pontedecimo e non solo.
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Fra qualche giorno ricorre l’anniversario dell’omicidio in galleria di Pietro.
Riprongo molte parole, anche di Pietro stesso, per ricordarlo.
Pietro sei ancora al nostro fianco.
seguono le parole di Katia e Niccolò, di Simona e di Pietro
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FERMIAMO GLI ESPROPRI, FERMIAMO IL TAV – TERZO VALICO
Dal 10 Luglio al 10 Agosto il Cociv (consorzio costruttore del Tav – Terzo Valico) ha tentato di eseguire centinaia di espropri nei comuni di Serravalle, Arquata, Gavi, Carrosio, Voltaggio, Fraconalto, Borgo Fornari, Genova, Campomorone e Ceranesi funzionali alla realizzazione delle opere previste nel primo lotto costruttivo dei lavori del Terzo Valico.
Un atto di arroganza con cui hanno cercato di impadronirsi di terreni, giardini, cortili, case, negozi e asili senza aver neppure chiesto un momento di confronto con le popolazioni coinvolte.
Speravano che i cittadini si accontentassero delle ridicole indennità di esproprio proposte e non osassero mettersi di traverso per impedirne l’esecuzione.
Confidavano che le popolazioni locali non fossero a conoscenza della devastazione e distruzione che il Terzo Valico comporterà per almeno un decennio in Liguria e in basso Piemonte.
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Il movimento NO TAV è sottoposto in questo momento a forti pressioni politiche, mediatiche, poliziesche e giudiziarie. Non solo per i grandi interessi che contrasta, ma anche per la solidarietà che raccoglie. Ben oltre il treno veloce, la bandiera NO TAV è per molti oggi una bandiera di riscossa.
Se questo ci dà la forza di resistere, la situazione attuale dovrebbe essere anche lo stimolo a riflettere sulle prospettive. Per vincere, il movimento deve travalicare la Valle, ma allo stesso tempo per favorire e incontrare un movimento generale deve tener duro in Clarea e sul territorio valsusino, continuando e affinando l’ostilità verso il cantiere e l’inospitalità verso chi lo fa funzionare.
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Le nuove regole del 2011-2012 per favorire la costruzione delle infrastrutture strategiche in Italia.
Il ruolo centrale del finanziamento.
Conoscerlo per allargare la resistenza.
29.7.2012, www.notavbrennero.eu
AL LINK DI SEGUITO L’INTERESSANTE DOCUMENTO
2012-07-29_Regole_2012_per_favorire_le_infrastrutture
Di seguito la pagina del manifesto
articolo del manifesto