Sono iniziati i lavori nel Comune di Genova per costruire il campo base di Trasta nella bassa Valpolcevera.
Si tratta del C.B.L. 3 (definizione da progetto) ed è uno dei 10 campi base complessivi che Cociv dovrebbe costruire per alloggiare gli operai che saranno impiegati nei cantieri per la costruzione del Tav – Terzo Valico.
I campi base sono immaginati come veri e propri villaggi indipendenti dal tessuto socio economico locale e nel campo base di Trasta (14.372 metri quadrati di estensione) che sorge nell’area dismessa del parco ferroviario di Teglia con l’accesso da via Ugo Polonio sulla sponda destra del torrente Polcevera, è prevista la costruzione di un dormitorio a due piani per 320 operai, parcheggi, guardiania, infermeria, magazzini, ecc, ecc…
Trattasi quindi dell’inizio dei lavori del Tav – Terzo Valico, considerato che la costruzione di tale campo base è propedeutica all’inizio dei cantieri operativo e di servizio di Fegino.
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Categorie:INIZIATIVE, NEWS, PROGETTI Tag: alta velocità, comitati, iniziative, no grandi opere, notav, noterzovalico, trasta, valpolcevera, valverde, villa sanguineti
teatro albatros 10 ottobre 2012 ore 21
dalle 20 punto informativo video dibattito
IL RACCONTO DEL FIUME RUBATO: Non è uno spettacolo teatrale.
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E’ l’umile e magica narrazione del cantastorie Andrea Pierdicca che racconta liberamente i passi salienti del capolavoro di Alessandro Hellmann “Cent’anni di veleno – il caso ACNA, l’ultima guerra civile italiana”, accompagnato dalla chitarra inedita di Federico Canibus.
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Per raggiungere Serravalle dalla Liguria:
Da Genova centro storico treno – Genova Piazza Principe 12.28
Dalla Valpolcevera treno
Genova Sampierdarena 11.37 – Rivarolo 11.42 – Genova Bolzaneto 11.46 – Genova Pontedecimo 11:50
Dalla Valverde pullman
Prenotarsi all’email valverdenotav@libero.it costo 10 Euro (partenza da Isoverde ore 12.50 e da Campomorone ore 13.00)
Da Borgo Fornari e Ronco carovana di macchine – A chi serve un passaggio contattare l’email notavterzovalico.borgofornari@gmail.com
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Sabato 6 ottobre scenderemo tutti di nuovo in piazza per protestare contro il Terzo Valico, chiedere la rinuncia agli espropri e riprenderci i nostri diritti che quest’opera inutile appoggiata da un’assurda legge obiettivo tenta di portarci via.
La manifestazione partirà da Serravalle (concentramento alle ore 14) per terminare ad Arquata.
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Titolo: Presidio Informativo NoTAV
Luogo: Genova, Centro Storico
Collegamento: Clicca qui
Descrizione: venerdì 21 settembre dalle ore 10 alle 13 fuori la prefettura in Via Roma Presidio NoTav organizzato dal movimento non violento antispecista Earth Riot (Convivenza Pacifica).
Ora inizio: 10:00
Data: 21-09-2012
Ora fine: 13:00
Riportiamo la cronaca di una strana giornata di alcuni attivisti del movimento no tav terzo valico della Valpolcevera.
Il tutto inizia la mattina in piazza Pontedecimo dove i nostri hanno organizzato un banchetto informativo, con tanto di permesso scritto, in concomitanza con il tradizionale banchetto dei Gruppi di Acquisto Popolare, dall’altro lato della piazza, con cui l’autorizzazione è stata condivisa.
Ebbene dopo un paio di ore arriva una solerte pattuglia della polizia di stato e questa dopo circa mezz’ora che fa? Chiama un agente della polizia municipale che ovviamente tra i due presidi va a verificare il permesso del banchetto no tav.
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di Marco Ponti – da Il Fatto Quotidiano, 2 Settembre 2012
La retorica che va per la maggiore attualmente in Italia e in Europa, è che per uscire dalla crisi lo Stato deve investire, soprattutto in grandi infrastrutture, e in particolare in quelle di trasporto (vedi linea Torino-Lione, ma di opere simili ce ne sono sul tavolo una quantità, ognuna con i propri sponsor politici e industriali).
Ora il prof. Prud’homme dell’Università di Lione ha fatto un’analisi del tutto indiziaria, su un numero limitato di paesi europei (8) e per un numero limitato di anni (5, dal 2000 al 2004 compresi). Sono anni abbastanza lontani da consentirci di vedere oggi gli impatti di quella politica, ma non così lontani da collocarsi in un contesto economico troppo remoto. Ha rapportato le spesa in investimenti in infrastrutture di trasporto (strade e ferrovie) con il Pil medio di quei 5 anni considerati. Cioè ha analizzato quanta parte della loro ricchezza hanno dedicato proprio ai grandi investimenti. La limitatezza dei dati e del campione non consente ovviamente altro che di avanzare dei dubbi, cioè di rendere assai meno solido il luogo comune che recita “più grandi investimenti in trasporti = più crescita economica”.
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